INIZIAMO A CONOSCERCI e partiamo da quando tutto ebbe inizio.
Un inizio, diciamo, non dei migliori…ma andiamo con ordine.

Era la sera del 7 giugno 2018, precisamente erano le 21.10 quando sono venuto al mondo…sano!
Ma subito la mamma segnala al personale sanitario presente che qualcosa non le torna: “il mio bimbo non si muove, ha un colorito strano, mi sembra respiri male”.

L’infermiera presente liquida le preoccupazioni della mamma - "signora, lei è stanca? ecco, anche il suo bambino è stanco! stia calma e non si agiti per niente" - senza minimamente controllare.

Dopo esser stata tranquillizzata per una seconda volta, alla mamma rimane comunque una sensazione strana e, fidandosi dei sanitari, arriva a pensare di essere in depressione post-partum e sta per convincersene.

Ma decise di dare ascolto a quella sensazione da mamma “che non si sbaglia mai” e chiama per la terza volta i sanitari, ma era troppo tardi:

Ero in arresto!

Le ore successive per mamma e papà furono strazianti, dominate da lacrime e urla disperate.
“Ditemi almeno se è vivo o morto” urlava la mamma singhiozzante a tutti quelli che entravano e uscivano da quella porta freneticamente.
Ma nessuno le rispondeva.
Circa 1h e mezza dopo finalmente uscì qualcuno rivolto verso di loro
“Vi dobbiamo parlare, entrate!”.
Ero vivo, ma non in buone condizioni.

Vengo immediatamente trasportato in terapia intensiva intubato, in coma farmacologico, dove rimasi per 3 giorni in ipotermia.
Qui ci rimasi per due lunghissimi mesi a lottare tra la vita e la morte con mamma e papà al mio fianco, sempre!

In questi post in bianco e nero pian piano vi racconterò la mia storia da quel giorno fino ad oggi.

Un gran sorriso a tutti
e a presto!
Edo

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