Mariangela in questo libro ci racconta la sua esperienza di vita, segnata dal dolore di due eventi traumatici quali la diagnosi di Sindrome di Rett della sua prima figlia Sofia e il tumore cerebrale del suo secondogenito Bruno.

Ma come dice lei "il dolore è come una molla: rimbalza e ti riporta indietro vita".
La morte e la malattia così vicine ti obbligano a ripensare alla vita e ad apprezzare quel giorno in più che ti è stato donato.

Non riusciremo a togliere la pietà dagli occhi degli altri se non iniziamo a fermare le persone e a raccontare le nostre storie. A far vedere i nostri bambini e a far capire agli altri che questi bambini possono comunicare e trasmettere le loro emozioni in modo diverso.

Se nonostante la disabilità si è calati in un mondo che ci sorregge, allora si potrà essere felici!

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